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80 da brindisi a rodi

Sant’Angelo, i porti, le mura di pietra, ecco la città dei Cavalieri.

Demmo fondo poco prima delle nove. E a bordo tutti guardavamo chi la costa asiatica che scende su Rodi con una curva potente e delicata, chi la città vecchia e la nuova, chi il mare del più carico turchino che fosse mai visto, chi le nostre corazzate e le nostre bandiere che sventolano sulla conquista. E in ogni italiano scorgevo una gioia pari alla mia, una gioia intima nel più profondo essere di ognuno, per quella sì bella e grande novità che allora appariva. Era in ognuno la gioia della conquista nazionale, come per un suo nuovo possesso visitato allora la prima volta. Tanto più inebriante quella gioia, perchè l’isola era bella e splendida nel più puro spirito dell’aria e nel più radioso sole d’oriente.