Pagina:Corradini - Sopra le vie del nuovo impero, 1912.djvu/109

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lungo i bastoni 87

città dalla parte d’occidente, ora salendo tra rocce e mare, ora discendendo e correndo piana poco sopra il livello dell’onda, non è vinta nella sua nudità naturale da nessuna di quelle di simil genere che la ricchezza e l’eleganza resero celebri in Europa. Quella nudità piace all’europeo che ha ancora qualche freschezza d’animo, perchè dà visione d’altri luoghi simili, quali dovevano essere prima che fossero sopraffatti dal gusto civile. Finché la strada giunge a Trianda sulla baia dello stesso nome, all’ombra del monte Fileremo, un folto di selve, di campi, d’orti e di giardini, tra i quali si nascondono piccole ville bianche che per certa loro aggraziata semplicità e per i pavimenti a mosaico dinanzi alle porte risvegliano i nostri ricordi classici e fanno pensare che tali piacessero agli abitatori dell’antica stirpe. L’indole della terra ha resistito al turco. Il rigoglio della vegetazione in quella bella valle tra il monte e il mare dà la prima idea della feracità dell’isola. Quando uno de’ primi giorni tornai da Trianda a Rodi, tramontava il sole. Sull’alta strada, alla mia destra, i cumuli di massi parevano precipitar dalle rocce, giù alla mia sinistra il mare sonava. Il lago spaziava vasto. L’arco della costa asiatica era diventato vasto. Il fuoco del sole stava