Pagina:Corradini - Sopra le vie del nuovo impero, 1912.djvu/196

Da Wikisource.
l74 le opere italiane a rodi

facciamo la scelta de’ migliori in uno scarso personale. Ebbene, tutti o quasi fanno buona prova, se non altro per lo zelo con cui lavorano. E questo, lo ripeto, avviene per le condizioni generali del popolo italiano; ed anche perchè, bisogna ricordarlo, la conquista e la colonizzazione, la guerra e l’ordinamento dei nuovi possedimenti esprimono i maggiori e migliori valori d’un popolo e de’ suoi uomini, sviluppano valori, sviluppano ingegno, volontà di fare. La novità stessa dell’atto energico della conquista suscita energie, ed ho visto questo a Rodi, l’avevo visto prima a Tripoli, con i miei proprii occhi. Ingannerei i lettori miei connazionali, se dicessi che abbiamo in Libia e nell’Egeo tanti professori di sistemazioni coloniali; abbiamo gente che laggiù e qui ha manifestato subito, proprio come un corpo reagisce ad un altro corpo, le prime qualità che sono necessarie per colonizzare. Prima è l’energia. Uomini come il Corner, ispettore superiore del ministero delle finanze, mandato qui, come già in Libia, a impiantare i monopolii di stato; come il Brizzi, commissario del municipio di Rodi; come il Moro, direttore della dogana, come altri, erano attivi anche in Italia; ma qui un nuovo zelo si aggiunse alla loro attività. Uno debbo nominarne sugli altri qui che è