Pagina:Corradini - Sopra le vie del nuovo impero, 1912.djvu/85

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la sciabola e non il codice 63

guiva un paragrafetto intitolato La morale à tirer in cui, oltre il resto, si leggeva:

«Il regime speciale sotto il quale noi siamo stati posti sin dal 13 Novembre, sembra possa legittimare attentati simili contro giornali indipendenti; eppure, a dire dei giureconsulti, questo stesso regime manca di fondamento legale. E del resto, non sembra che il residente generale, in quanto comanda in Tunisia le forze di terra e di mare, possa conferire al comandante del corpo d’occupazione poteri superiori a quelli che egli stesso ha. Non sembra che egli possa non tener conto dei decreti che egli stesso ha promulgati, o hanno promulgati suoi successori. C’è qui qualcosa di veramente anormale, di cui il parlamento e la stampa di Parigi dovranno essere istrutti.»

La Tunisie Française non è stata soppressa più.

Orbene, c’è in simili commenti del giornale tunisino e in tutto il racconto della sua avventura col generale Pistor l’accenno d’un fatto, e il fatto è questo: il governo franco-tunisino, in questo momento, sudamericanizza alquanto. Lo stesso generale Pistor pute d’argentino alquanto, allorché dichiara che egli è la sciabola e non il codice. E non è privo d’edificazione scoprire su questa riva d’Affrica un pezzetto di Sud-America della Francia repubblicana. Il sudamericanismo nei governi significa arbitrio e significa disordine, e qui a Tunisi è così.