Pagina:Corrado Ricci, L'arte dei bambini.djvu/47

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era il colore più sentito, e dando forza alle leggi di Landolt, Charpentier e Schaffhausen.

Ma G. B. Bono a ragione non si perita d'esclamare: «Se tutti questi autori avessero pensato a esaminare la natura reale anzichè quella convenzionale..... penso che parecchi avrebbero diversamente conchiuso!..... Domandate ai bambini il colore d'un fiocco viola e quello del fondo azzurro di un cuscino trapunto e vi risponderanno verde, ma date loro delle matasse violette, azzurre e verdi, da separare secondo il colore e vedrete allora quale sia il loro modo reale di vedere i colori, indipendentemente da ogni deficienza del linguaggio convenzionale, cui non ebbero ancora occasione di padroneggiare!»

Il loro dizionario pittorico è limitatissimo