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158 così parlò zarathustra — parte terza

o rifulgente, o abisso di luce! — e a te il mio Sì ed il mio Amen!

Il tuono e gli scrosci del fulmine mi son più cari di dubbio silenzio felino; anche tra gli uomini io odio sopra tutti quelli che camminano su la punta dei piedi, e i perplessi, e i dubbiosi, e i pigri come le nubi.

E «chi non sa benedire deve apprendere a maledire!». — Questa chiara dottrina mi cadde dal chiaro cielo; ed è stella che risplende nel mio cielo anche nelle notti senza luce.

Ma io sono uno che benedice, uno che afferma, purchè tu mi circondi da ogni parte, tu puro, fulgido gorgo di luce! — In tutti gli abissi porterò allora meco il mio Sì, che benedice.

Io divenni uno che benedice ed afferma: e per giunger a ciò lottai lungo tempo, in rude cimento, poi che volevo aver libere le mani per benedire.

Ed ecco la mia benedizione: essere per ogni cosa come il suo cielo, come la sua vòlta immutabile, la sua cupola azzurra, la sua sicurezza eterna: beato è colui che in tal modo benedice!

Poichè tutte le cose ebbero il lor battesimo al fonte della eternità, oltre i confini del bene e del male; e il bene ed il male non sono che labili ombre e cupe tristezze e nubi erranti.

Io non bestemmio, benedico, quando insegno che sopra tutte le cose si stende il cielo del caso, il cielo dell’innocenza, il cielo dell’impreveduto, il cielo dei capricci».

«Per caso», — ecco la più antica nobilità del mondo, che io restituii ad ogni cosa, liberandola dal giogo della finalità.

E questa libertà e serenità celeste io posi, come un’azzurra cupola, sopra tutte le cose, quando insegnai che nè oltre loro nè in esse alcuna volontà eterna si manifesta.

Cotesto capriccio e cotesta follia io posi in luogo di quella volontà quando insegnai: «nel tutto solo una cosa è impossibile — la ragionevolezza!».

Un briciolo di ragione tuttavia, un germe di saggezza, sparso da stella a stella; ecco il lievito che è frammisto a tutte le cose: per amor della follia in ogni cosa si trova sparsa la saggezza!

Un briciolo di sapienza non è impossibile; pure, questa beata sicurezza riconobbi in tutte le cose: che esse preferiscono danzare coi piedi del caso.