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Pagina:Così parlò Zarathustra (1915, Fratelli Bocca Editori).djvu/47

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48 così parlò zarathustra - parte prima


Nel mondo le cose più buone a nulla giovano, se non v’ha chi sappia farle pregiare; e i commedianti son detti dal popolo uomini grandi.

Poco comprende il popolo la grandezza, cioè la creazione, ma ha occhi ed orecchi per i commedianti, per quelli che rappresentano le cose grandi.

Il mondo gira intorno agli inventori di nuovi valori: — gira invisibilmente. Ma intorno ai commedianti volgono il popolo e la gloria: tale è la vita.

Il commediante possiede lo spirito, non la coscienza dello spirito. Egli sempre crede in ciò a cui suol persuadere gli altri: — crede cioè in sè stesso!

Domani egli avrà una nuova fede e il giorno di poi un’altra. I suoi sensi sono agili come quelli del popolo, e variabili come il tempo.

Rovesciare — significa per lui: dimostrare. Render folli — vale per lui: convincere. E il sangue gli sembra la migliore delle ragioni.

Una verità, che non è fatta se non per gli orecchi molto delicati, è per lui la menzogna, il nulla. In vero, egli non crede che negli dèi che fanno molto strepito nel mondo!

Affollato di pagliacci romorosi è il mercato — e il popolo si pregia dei grandi uomini che possiede! Giacchè per lui costoro sono i padroni del momento.

Ma l’ora li incalza: ed essi incalzano te. Per ciò vogliono da te una pronta risposta. Guai a te, se non ti sai rivolgere.

Non esser geloso di questi intransigenti e impazienti, o amico della verità! Mai la verità s’attaccò al braccio d’un intransigente.

Fuggi questi avventati: ripara alla tua sicurezza; non sul mercato soltanto si è assaliti con le domande.

I pozzi profondi acquistano lentamente il lor pregio e la loro conoscenza; devono attendere a lungo prima di sapere che cosa sia caduto in essi.

Lontano dal mercato e dalla gloria si ritrae tutto ciò che è grande; lontano dal mercato e dalla gloria vissero, da che è mondo, gli inventori dei nuovi valori.