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nelle osservazioni astronomiche. Ma se questi ravvicinamenti accennassero ad una comunicazione, questa si dovrebbe rimandare nella più lontana antichità, giacchè i punti di corrispondenza sono indubbiamente quelli che appartengono alla storia più rimota dell’umanità. Nelle generali instituzioni e ne’ costumi, come nell’arte, i punti di coincidenza, che si scorgono fra le nazioni americane e quelle dell’antico mondo, cadono manifestamente nelle necessità della vita umana. (Das Ausland 1855 N. 3). =

Anche Prescott americano sino dal 1843 nella Storia della Conquista del Messico discorrendo diffusamente nell’Appendice sulle origini messicane, asserisce che i tratti essenziali della civiltà messicana si ponno dire particolari ed indigeni.

Brantz Mayer poi in profondo articolo col titolo Mexican History and Archeology nel Smithsonian Contributions to Knowledge. Vol. 9. Washington 1857 mostra, che i Toltechi giunsero ad Haehnctlalpallan nell’anno 387, trovarono Tula nel 498, giunsero nella valle del Messico nel 1141, fondarono la città del 1324. Mostra la massima civiltà messicana essere fiorita fra i 10 ed i 25 gradi di latitudine nord, quella del Perù fra i 10 ed i 25 sud. Trovò magnifiche piramidi ed altri avanzi messicani a Mitla in Oajaca, i cui abitanti oppressi dai re del Messico aveano chiesto protezione a Cortez. Disse quelle costruzioni essere puramente messicane, spiegò la analogia con alcune del vecchio mondo pella somiglianza dello spirito umano,