Pagina:Costituzione dogmatica sulla fede cattolica 18 luglio 1870 (Pio IX).djvu/3

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Pio Vescovo servo dei servi di Dio, coll’approvazione del sacro Concilio, a perpetua memoria della cosa.


L’eterno Pastore e il Vescovo delle anime nostre, affine di rendere perenne l’opera salutare della sua redenzione, decretò di edificare la santa Chiesa, nella quale, come nella Casa del Dio vivente, si contenessero tutti i fedeli col vincolo di una sola fede e un solo amore. Per la qual cosa, prima che fosse glorificato, pregò il Padre non solo per gli Apostoli, ma per quelli ancora che avrebbero creduto per la loro parola in lui, affinchè tutti fossero una cosa sola, in quella guisa che sono una cosa sola lo stesso Figlio e il Padre. Siccome poi mandò gli Apostoli, che erasi eletti dal mondo, come egli stesso era stato mandato dal Padre, così volle che nella Chiesa sua vi fossero Pastori e Dottori fino alla consumazione dei secoli. Ed acciocchè lo stesso Episcopato fosse uno ed indiviso, e si serbasse tutta la moltitudine dei credenti nell’unità della fede e della comunione, per mezzo dei sacerdoti vicendevolmente fra loro congiunti, preponendo il Beato Pietro agli altri Apostoli, in lui istituì un perpetuo principio ed un visibile fondamento dell’una e dell’altra unità, sulla cui fortezza si edificasse il tempio, e sorgesse sulla fermezza di questa fede la sublimità della Chiesa che giunge al Cielo. E poichè le porte dell’inferno, per distruggere, se loro fosse possibile, la Chiesa, da ogni