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capitolo terzo 119

Acunna, per procedere in Galizia al processo e castigo dei delitti che vi si commettevano con una ributtante tranquillità. Avendo questi commissari cacciati prigione alcuni opulenti malfattori, ne fecero esemplare giustizia. Fece romore sopratutto la condanna inflitta a due predoni rinomati; il cavalier Pietro di Miranda e il maresciallo Pero Pardo: fidenti nel loro tesoro, questi nobili scherani si tenevano sicuri da ogni processo criminale: appena imprigionati, offerirono grandi somme per evitare almeno l’ultimo supplizio; ma i commissari della Regina non ammisero componimento: il sangue del povero e le lagrime del debole furono espiate pubblicamente. Tale allora divenne il terrore dei delinquenti, che in tre mesi, da oltre millecinquecento ladri e omicidi, prevenendo i processi, fuggirono dal paese.


§ IV.


Sì gravi abusi non aveano messo radice senza recare, altresì, gran danno alla religione. La rilassatezza de’ costumi andava compagna dell’ignoranza del Clero, ed era penetrata ne’ chiostri.

Isabella seppe vegliare alla ortodossia della fede, del paro che alla dignità della Chiesa. Ella fece atto di autorità su certi ostinati contro le riforme d’abusi a cui si erano mollemente abituati. Si fa salire a più di un migliaio il numero de’ monaci che spogliarono la veste religiosa perchè non potevano conformarsi allo stretto ristabilimento della regola. L’episcopato, che in prima era offerto qual premio alle servilità di Corte, o qual esca alle ambizioni politiche, non fu da quel punto che il guiderdone della scienza e della purezza delle dottrine. Non paga di aver fondata la Giustizia, e purgato il Santuario, Isabella volle preservare i suoi Stati dalle poetiche seduzioni dell’incivilimento arabo, il quale invadeva lentamente i costumi de’ suoi popoli.

Ne’ disordini de’ regni precedenti, le scienze e le lettere corsero un gran pericolo. Molti giovani spagnuoli avevano preso, come scolari, a frequentare le più celebri università dei Mori. Primieramente vi studiavan l’arabo, affine dì poter compren-