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190 libro primo

Al segnale di partenza dato dalla Santa Maria, s’inalberò il reale stendardo della spedizione. Fedele emblema de’ sentimenti di Cristoforo Colombo, d’Isabella, e dello scopo dell’impresa, quella bandiera era veramente il vessillo della Croce: portava l’imagine di Nostro Signore Gesù Cristo, inchiodato sull’albero della salute, mentre sull’antenna maggiore della Pinta, e della Nina sventolava solamente la bandiera dell’impresa, segnata d’una croce verde, fra le regie iniziali sormontate da una corona.

Allora Colombo salutando con volto sereno la calca del popolo stivato sulla riva, indi mandando colla mano l’ultimo addio all’amico Juan Perez, prese posto al suo banco di quarto; e tutto compenetrato del carattere della sua impresa, dominando colla voce il romor confuso dei tre equipaggi, comandò in nome di Gesù Cristo di spiegare le vele.


§ VIII.


Mezz’ora dopo, il disco del sole spuntava dalla scura cortina de’ pini della Rabida. Le tre navi, a vele gonfie per un vento fresco di Est, discendevano rapidamente portate verso Torré de Larenilla; e in breve la sinuosità dell’Odiel le occultava agli occhi della popolazione conquisa di tristezza: ma dal terrazzo del convento le tre navi, dopo valicato Saltes, furono palesi per più di tre ore. Que’ Francescani poterono vederle abbassarsi e scomparire al di sotto della linea azzurra che chiude l’orizzonte.

Non vanno sicuramente ingannati coloro i quali tengono per certo che il padre Juan Perez de Marchena, il qual primo in Ispagna accolse Cristoforo Colombo, porse egli il primo incoraggiamento e il primo appoggio, gli avrà dato dalla sommità del suo terrazzo l’ultimo sguardo, elevando per lui fervorosa preghiera.