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Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/212

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204 libro primo

tre coll’altro frugava l’Oceano Germanico; ora sulle ghiotte sirene, i monaci di mare, i crudeli vescovi dal capo mitrato, e i mostri anonimi, grandi e piccioli, che traevano le navi nei vortici. Gli spiriti più fermi degli ufficiali, senza aggiunger nulla ai pericoli reali, temevano di vedere le chiglie dare contro gli scogli occultati da siffatta verdura, e di dar in secco in mezzo a que’ prati, donde sarebbe impossibile salvarsi in una lancia, perocchè i remi non potrebbero disbrigarsi da quell’erbe folte e lunghe

Un’altra cagione, non meno incessante d’inquietudine, travagliava i tre equipaggi. Quanto più si avanzava, e tanto più il vento di un’estrema dolcezza pareva spingere regolarmente verso l’Ovest: ora non fu mai esempio ne’ mari conosciuti di una tale continuazione di vento nel senso medesimo: imaginavansi che questa costanza di direzione, così favorevole per portarli verso le terre incerte dell’occidente, sarebbe poi stata un ostacolo insuperabile al ritorno, sicchè rimarrebbero per sempre lontani dalla patria.

ll 22 settembre, fu drizzata la prora all’ovest-nord-ovest, e si fecero da circa trenta leghe. Anzichè divenire più folta, con andar avanti, l’erba si schiarì e quasi scomparve. Tuttavia l’equipaggio non faceva che diventar sempre più cupo, e vieppiù irritarsi; non isfuggiva ad un timore che per cadere in una disperazione: questa costanza del vento a spingere verso l’Ovest esasperava i suoi terrori. L’ammiraglio aveva un bel dar loro assicurazioni e spiegazioni cosmografiche; la loro esasperazione non lo ascoltava più, e già aveano cessato di credergli: non facevano più caso nè delle sue promesse ne delle sue minacce. ll rispetto alla sua autorità, la sommissione al nome sacro dei Re erano affatto caduti. Non restava più a Colombo alcun mezzo umano di essere obbedito, e di continuare l’impresa: egli non ebbe allora altro partito che d’invocare Colui che lo aveva sempre assistito. In quel mentre un vento opposto si levò improvviso, come per ismentire ogni sinistra apprensione.

Confermando l’opportunità del vento che Dio gli mandava, Colombo scrisse semplicemente queste parole nel suo giornale: «questo vento contrario mi fu di un grandissimo aiuto, perchè