Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/332

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324 libro secondo

ad un tratto della cosa, presero risolutamente i loro archi, e quantunque si vedessero a fronte venticinque soldati, cominciarono non pertanto l’attacco, combattendo essi e loro donne; e fin dalle prime ferirono colle loro frecce avvelenate due spagnoli, che se gli Spagnoli non avessero avuto scudi e corazze, i Caraibi ne avrebbero menato in brev’ora una grossa strage, cotanto forti erano lor archi e ben diretti lor colpi. Vedendo questo l’ufficiale cacciò la scialuppa sul canotto, il quale andò sossopra. Sebbene a nuoto i Caraibi continuarono a scoccare frecce, indi fuggirono immergendosi nell’acqua. Gli Spagnoli non poterono impadronirsi che di uno solo di que’ feroci isolani; e per averlo bisognò trapassarlo d’un colpo di lancia, del quale mori a bordo.

Venuta la sera del dimani, si riconobbe un’isola che l’ammiraglio chiamò Santa Croce. Il giorno seguente, vide una gran terra, seguita da oltre quaranta isolette. L’ammiraglio nominò la principale di tali isole Sant’Orsola e l’altre le Undici mila Vergini.

La dimane si giunse ad un’isola grande e bella, patria della maggior parte delle indiane riparatesi sulle caravelle. Gli indigeni la chiamavano Boriquen; l’ammiraglio le diè il nome del precursore del divino Maestro, San Giovanni Battista. Esposti alle correrie de’ Caraibi, i suoi abitanti facevan com’essi uso dell’arco, ma solo per difendersi. L’eleganza delle loro capanne, e i deliziosi loro giardini chiarivano una certa abilità; rizzavano altresì dinanzi alle loro abitazioni gallerie coperte e attorniato di verdura per godervi sotto il rezzo e la veduta del mare; ignoravano l’arte del navigare e non costruivano canotti da guerra.

Da quel punto l’ammiraglio si diresse a piene vele verso l’isola Spagnola, la cui guarnigione lo preoccupava grandemente. Fu vista una terra che nessuno conosceva. Quantunque passasse lungo una costa, a cui non si era mai accostato pure sembrava ch’ella fossegli familiare. «Si continuò non pertanto a navigare, dice il dottore Chanca, colla grazia di Dio e la scienza dell’ammiraglio, non altramente che se avessimo seguito una strada conosciuta ed aperta.»