Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/39

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introduzione 31

nel 1492 da Cristoforo Colombo! Per questo ostinato errore sul carattere eccezionale di Colombo, il geografo Malte-Brun, unendosi coi detrattori della sua gloria, supponeva che si fosse servito per la sua scoperta del giornale particolare del veneziano Antonio Zeno: ma questo giornale manoscritto era stato dimenticato e perduto nella sua famiglia; e non fu conosciuto che alloraquando, appena ritrovato, Marcolino lo pubblicò nel 1558, vale a dire cinquanta due anni dopo la morte di Colombo.

La Spagna, del paro, continuava a mostrar poca reverenza per questa fama immortale. Nella sua grande storia generale della Spagna, il Mariana non riconosce a Colombo alcun merito di invenzione e d’iniziativa; a senno suo la scoperta fu un’opera collettiva; egli dice: «con qual fortuna, e qual prodigioso successo questi uomini intrepidi valicarono spazi immensi di mare!». Dopo narrata l’ignobil calunnia del preteso piloto morto in casa di Colombo, e da questo spogliato della sua gloria, riferisce, che, coll’aiuto di carte rapinate al defunto, Colombo riconobbe «tutte le coste che sono fra’ due poli, dallo stretto di Magellan sino al capo di Vacallao; e che corse così «più di cinque mila leghe.» L’autore di un’altra storia generale della Spagna, Ferreras, fa scoprire il Nuovo Mondo da Americo Vespucci, e pretende che Colombo si avventurò alla sua impresa col mezzo delle note e delle carte di Americo! Un capitano generale, il marchese de la Solana, osava scrivere queste linee al famoso Godoi principe della Pace; «Colombo non fece che scoperte ... il conquisto di così belle colonie fu riservato ai Cortez, ai Sandoval, agli Alvarez, ai Pizzarri.» Nel suo compendio della Storia di Spagna, Ascargorta è in pieno errore sopra tutto ciò che risguarda Colombo; ignora la metà della sua vita; non conosce che due de’ suoi viaggi; confonde gli avvenimenti, le date, e crede che scoprì la Terra-Ferma nella sua seconda spedizione.

Se gli Spagnuoli commettono di tali errori sulla storia del loro paese, come si vorrà che noi biasimiamo severamente uno scrittor francese, Paquis, di avere nella sua Storia di Spagna fatto pigliar terra a Colombo in Portogallo solamente al ritorno del suo secondo viaggio; e Alessandro Dumas di scrivere che