Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/61

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introduzione 53

riquez era nobile. Il solo Spotorno asserisce il contrario. Ma qui gli opponiamo un tale testimonio che fu altresì suo complice, Navarrete. Nella sua qualità di spagnuolo, non può negare il fatto notorio, della nobiltà di Beatrice Enriquez: la dice zitella nobile, e delle più qualificate di Cordova: suo fratello uterino, Rodrigo de Arana, era rinomato a Cordova, e l’Istoriografo imperiale lo chiama «onesto gentiluomo»: suo nipote, Diego de Arana, accompagnò Colombo nella prima scoperta, quale ispettore generale della flotta. Ramusio ricorda ch’esso era «buon gentiluomo di Cordova,» e la sua nobiltà doveva essere ben riconosciuta, dacchè Colombo mettesse sotto i suoi ordini due ufficiali della corona, elevandolo a governatore del forte della Navidad. Nel terzo viaggio dell’ammiraglio, un giovane fratello di dona Beatrice, Fedro de Arana, comandava una delle navi; avvegnachè appunto per questo suo parentado, v’ebbero sempre con Colombo alcuni degli Arana di Cordova. Dopo la morte dell’ammiraglio, e del figlio di lui, suo successore, si vede ancora un Diego de Arana, nella casa della vice regina delle Indie, che per la sua nobiltà, non meno che per la consanguineità, precedeva tutti gli ufficiali dell’illustre vedova dona Maria di Toledo. La nobiltà di Beatrice Enriquez è parimente provata nella notizia necrologica di suo figlio Fernando, raccolta dall’Annalista di Siviglia. La purezza della sua stirpe fu poscia invocata anche dai discendenti del primo matrimonio di Colombo. Nel 1671 don Pietro Colombo ricordava, nell’interesse d’una sua causa, alla Regina di Spagna, durante l’età minorenne del re Carlo II, che i due figliuoli del grande ammiraglio dell’Oceano ebbero a madri donne della più antica nobiltà.

Vediam ora se la passione di Colombo per «la bella dama di Cordova» fu il vero motivo che lo trattenne in Ispagna, non ostante le offerte del Re di Portogallo. Tanto peggio per l’illustre Humboldt, se riceve dai fatti una mentita un po’ dura: perchè non verificava le calunnie di Navarrete, prima di pigliarle sotto la sua egida?

Primieramente, quando la lettera del re Giovanni II giunse a Colombo, verso il cadere dell’aprile 1488, la gravidanza di Beatrice, che fu detta essere allora di quattro mesi e mezzo,