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nandoli in Tessaglia, facendoli forestieri, acciocchè abbian da te anche questo gran bene per sopraggiunta? Ovvero questo no, e li lascerai qua ad allevare? Ma credi che vivo te, con tutto che lontano da loro, ei s’alleveranno e si tireranno su meglio? Dirai: I miei amici cureranno di loro. Bella! se te ne parti alla volta della Tessaglia, li cureranno: e se te ne parti alla volta dell’altro mondo, non li cureranno? Va’ là, se è da aspettare alcun bene da quelli che si dicon tuoi amici, fidati1.



  1. Critone aveva detto: «E i tuoi figliuoli? messili al mondo, ora li abbandoni?» Socrate risponde, con una commozione che gli fa precipitar gli argomenti: «Condurli con me, in un paese senza regola, accanto a me menomato, umiliato? Bel dono pei miei figliuoli! Lasciarli in Atene, perchè li educhino i miei amici? Gli amici li educheranno quand’io sia morto, non meno che se io fuggo in Tessaglia».