Pagina:Cronache savonesi dal 1500 al 1570.djvu/25

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si pose mano a edificare il Castello. Così gran parte della sua vita lo vediamo nel Consiglio degli Anziani, tra gli artisti e tra maestri razionali, cioè nel 1537, 6 gennaio, 1528, 1540, 1545, 1547 e nel 1551, come dal suo racconto e come da atti e deliberazioni nell’Arch. Comunale del secolo XVI. Fu Massaro in delicato momento nel 1542, e nel 1536 viene eletto dal Comune a comporre certe differenze nella Villa di Vezzi. Fu pure delegato alla riparazione del porto: nè v’è anno quasi della sua vita che non si colleghi con quella del Comune. Ignoriamo l’anno di sua morte, ma certo non fu prima del 1571.

Gio: Agostino ebbe due figli: Giuseppe e Paolo (come vediamo in atti del Not. Antonio Tivello 1548, 17 maggio e del Not. Cristoforo Percipiano, Arch. Notarile Comunale). Giuseppe veniva eletto del Consiglio degli Artisti nel 1560, 19 gennaio. Da lui partendo si potrebbe quindi seguire una numerosa discendenza, che esisteva ancora in Savona circa alla fine del 1600.

La famiglia Abate fu ascritta alla nobiltà nell’anno 1606 il 30 giugno, per decreto del Senato di Genova, e primo iscritto vediamo un Leonardo. (Pavese, scritti inediti). Lo stemma era d’argento, alla zanna di leone accostata da tre stelle.