Pagina:Cronache savonesi dal 1500 al 1570.djvu/39

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chi se atacase in caza nostra e ebi due angonagie e uno carbone e tute se feceno aprire e uscire la marsa e lo veleno e mia madre e uno mio fratelo nominato visenso chi tetava mai me abandonorno e per gracia de Dio io scampai e mia madre e fratelo mai ebero male alcuno e dita peste duro fino ala fine de agusto poi comenso a sesare e se dice sia morto più de 6000 persone tra la cita e sue ville E nota come a la dita peste in la cita nostra de Saona per tute le strade cresete lerba longa che paria esere in uno prato e fu adimpito quelo che lano de 1502 avia predito lo predicatore su lo pulpito de lo domo che dise che la cita di Saona veneria como uno bosco siche tra le erbori de rovere che se piantono per le strade lano de 1503 per la elezione de papa Iulio e per lerba nata in le strade de la cita lano persente de 1504 la cita de Saona era a modo de uno boscho e a questa peste la comunita fece grande diligencia de religiozi che andavano a le cabane a confessare li amalati eciam de barberi chi andavano a medicare li amalati e tuti pagati da la comunita con bonisimo ordine e con bona custodia era dato da cibare tuti li poveri a le speze del comune et de omini da bene con sue limozine Lano de 1507 Erano in Roma li ambasatori de re ludovico re di Fransa e li ambasatori de re ferrando re di Spagna quali procuravano con la santita de papa Iulio de ordinare una cita dove se avese a trovare insieme sua Santita o vero il suo legato et re ludovico re de Fransa et Re ferrando re di Spagna per cauze de la defencione de la Iezia santa e de tuta la fede crestiana e tra sua santita e li diti ambasatori fu fato lo acordio de unirse a parlamento insieme ne la cita de Saona1 e a dito tempo lo


  1. È in ciò inesatto il cronista. Il Legato Pontificio aveva preceduto i due Re, esso venne in Savona il 22 giugno ed alloggiò nel convento di