Vai al contenuto

Pagina:Cronica de matematici.djvu/110

Da Wikisource.
90

larmente nella Teologia. Intorno poi alle Matematiche scrisse quattordeci questioni sopra la sfera di Giovanni di Sacro Bosco, un trattato della Stella de Magi, due libri della concordia della Teologia, e dell’Astrologia, della correttione del Calendario, del vero Cielo lunare, un’opera de dodici paralleli. Fù huomo, che s’ingerì ne maneggi. Fù fatto Vescovo di Cameraco, & indi da Giovanni Papa, che si dicea prima Baldassar Cossa, fù nella prima promotione creato Cardinale. Trovossi ne frangenti delle Scisme, e si portò con molta prudenza. Hebbe Pietro molti discepoli, e fra gl’altri Giovanni Gersone, huomo di grandissima Santità, e di eccellente Dottrina.

[1425]GIOVANNI Cantuariense, cioè di Conturbia, Inglese, che poi fù Arcivescovo Cameracense, cognominato Betsan, diede opera alle Matematiche, e particolarmente alla perspettiva, nella quale scrisse un volume diviso in tre libri, intitolato la perspettiva commune, della quale appresso gl’Intendenti è fatta grandissima stima. Scrisse anco un libro diviso in quindici Capitoli, ch’egli inscrisse L’occhio morale. Il suo libro di perspettiva fù emendato, e fatto ristampare in Norimberga da Giorgio Harmanno. Alcuni igno-


ran-