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Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/175

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altre libre due di fior di farina, assieme colla pasta già fatta in lievito, una libra e mezza di butiro, dieci ovi battuti, un oncia di sale, ed un mezzo bicchiere d’acqua, impasterai tutto con le mani per tre volte polverizzandoci da tanto in tanto del fior di farina, la ravvolgerai in un tovagliolo, lasciandola fermentare per nove in dieci ore. Fermentata che sarà la pasta, la taglierai siccome ti piace, cioè, ne farai delle focacce, e grosse, e piccole, dandogli una figura rotonda, appianandole un poco al disopra, che indorerai con battuto d'ovi; le farai cuocere al forno; le piccole per mezz’ora, e le grosse per un’ora e mezza.
Ci potrai far ancora de’ tramezzi di fettoline di presciutto e mozzarella.


Pasta frolla.


Prendi un rotolo di fior di farina, mezzo rotolo di zucchero scuro, mezzo rotolo di sugna, un pochino di sale , raspatura di limone, o portogallo, e dodici rossi d’ovi freschi, ed impasterai tutto sollecitamente senza maneggiarla molto. Di questa pasta te ne potrai servire , per timpani, per pasticci, pasticcetti, torte di qualunque maniera, e pastarelle per piattini. Tutte queste cose vanno cotte o al forno, o sotto al fornello.


Pasta per li panzarotti.


Prendi mezzo rotolo di fior di farina, mezzo quarto di zucchero, mezzo quarto di strutto, poco sale, e numero quattro ovi intieri, ben battuti ed impasterai, e se sotto la mano ti sembrasse alquanto dura, ci porrai un pochino d’acqua. Fatta que