Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/255

Da Wikisource.

247

chero, che porrai a raffreddare mescolandoci cinque bicchieri del succo d’amarene, e se il colore ti sembrasse motto smajato ci potrai noire ancora ud cucchiarino d’alacca; questa dose la porrai tutta insieme in una sorbettiera di una quarantina di bicchieri, e la neverai come tutti gli altri sorbetti, e giunta che sarà alla mettà del suo proprio mantecato, ci mescolerai la pasta mirenghe, che farai con quattro chiara d’ovi montate alla fiocca benissimo, diunito al giulebbe di once cinque di zucchero, che farai tal quale come le mirenghe segnate nel riposto, questa pasta la mescolerai nel sorbetto a poco a poco, ed a forza di polso col cocchiarone la maneggerai nella sorbettiera, e quindi ci darai il senso di maraschino, cioè, di due in tre prese di rosolio di mandorla amara; la gusterai, e laddove ti sembrasse meno di senso ce ne porrai dippiù; dopo di ciò ci unirai ancora una mezza bottiglia di ottimo Rum, e mescolerai benissimo ed ecco il poncio alla maraschina spungato.

Poncio spungato alla rosa.

Farai il sorbetto di cedrato, o limone, ci porrai la pasta di mirenghe come sopra, e ci porrai due stille d’oglio di rose, ed una buona mezza bottiglia di Rum, con due o tre prese di stomatico, ma del perfetto.

Poncio spungato di diversi vini stranieri.

Farai sempre il sorbetto di cedrato, o limone ci porrai il suddetto quantitativo della pasta mirenghe come sopra, una mezza bottiglia di quel vino, che ti piacerà, o tre o quattro prese di Rum, o più, secondo il desiderato gusto.