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Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/281

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Per questa cena la stanza dev’essere moltissimo proporzionata; nel suo mezzo pianterai la tavola, badando che siavi comodamente luogo da girarla, onde tanto i domestici, cbe parte dei convitali possan servire il Bouffet senza incomodar nessuno; dopo di aver piantata la tavola, ci porrai il mensale, e ne scandaglierai il preciso centro per situarci uno, o più vasi di fiori, o in vece qualche grazioso perterre, che o gli uni o l’altro saranno circondati da lumi (e qui ti prego usare la massima generosità, riguardente l’illuminazioine, perchè l’è una parte essenzialissima) alli quattro angoli del Bouffet porrai de’ graziosi cornocopj; ed altri in diversi punti dello stesso.

Tutti li piattini di frutti li disporrai attorno alli vasi di fiori, o ne circonderanno il perterre.

Dipoi adatterai tutti li piatti di cucina, e caldi e freddi, e quindi l’intersecherai con gli altri piattini, che saran composti di fellate di salami, e salumi, di composte in aceto, di frutti di mare, di butiro e di crostini, di olive, e di capperi, di frutti di mare freschi, e cotti, di pastine in diverse guise, insomma, quanto più di questi vi saranno tanto meglio sarà; non ti dimenticherai delle compostiere con dei frutti in giulebbe, conditi con liguori (mi si permetta il ricordare, che in quella cena servita in tal modo non han che farci le zuppiere con le zuppe). Nell’orlo del Bouffet situerai tutte le posate graziosamente disposte. In altri punti ci formerai delle piramidi di pezzi di pane. In diversi atari situerai le bottiglie col vino di pasto con li bicchieri attorno. In talun’altri porrai delle bottiglie con acqua gelata circondate da proprj bicchieri.

Dopo guarnito a questo modo il Bouffet, ti


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