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VI - DISCORSO DI PLATONE 27


da cui Pericle non isdegnava ricever consigli. Ma, a differenza di Aspasia, i suoi giudizi saranno piú liberali, piú costanti, perché non è costretta a fingerli onde ottener nella cittá, dal favore di un uomo, una condizione che non le accorderebbe la legge. Le etere nulla hanno e tutto debbono ottenere. Qualunque sia la loro condotta, qualunque sieno le arti onde rivestono i loro pensieri, esse sempre si vendono. Una giovane ingenua si dona. —