Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/170

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grandi cose, ed ora ti aggiungo che le fará per lungo tempo, e che non si arresterá se non a quell’apice oltre del quale è negato alle cose umane di piú elevarsi: le fará perché le vorrá, e le fará grandissime perché le vorrá fermamente e sempre. Queste cose ho scritto io, perché tu lo hai voluto, ad Aristotile. Non sei tu contento del giudizio mio, e non ti pare che 10 lodi abbastanza gli ordini della tua diletta Roma? Ma tu dimandi ancora se questi stessi ordini possan convenire alla Grecia. E questa è una questione ben diversa. Non tutti gli ordini civili, che approvo, vorrei imitare o proporre all’imitazione altrui. Ricordiamoci il prudente detto di Solone: «Non tentiamo di dar le ottime leggi, ma le migliori tra quelle delle quali un popolo è capace». Or le migliori leggi sono quelle che sono piú durevoli; quelle sono le piú durevoli che 11 popolo piú atna; ed il popolo quelle piú ama che sono piú simili a’ costumi suoi. Io ti dirò di me, che, dopo aver molto meditato e scritto molto sulle leggi, invitato dagli arcadi e dai cirenei a darne loro, ho risposto ai primi : — Siete ancora troppo feroci ; — ai secondi: — Siete giá troppo corrotti. — Alla Grecia di oggi non rimangono altre leggi da dare che quelle dell’educazione. Simili alle pietre che l’acqua forma nelle caverne del Tanagrò, le leggi e gli ordini pubblici di un popolo si accumulano a strati a strati l’un sopra l’altro; ed il primo strato ha sempre quella ruvidezza, e quasi direi quell’addentellato, a cui si attacca il secondo. Ma i nostri greci, simili ad una pietra lisciata dall’arte o dal lungo uso, non hanno piú un’idea che credan vera, non un costume che credan santo, non un’abitudine che credan necessaria, non un’autoritá che credan venerabile. Qual sará dunque mai l’addentellato al quale il legislatore potrá attaccare il nuovo suo edilízio? Di tutte le idee antiche, di tutt’i sentimenti generosi de’ nostri padri non ci rimane che l’odio contro il gran re; odio da cui potrá trar profitto un guerriero, ma non giá un legislatore. Scomponi, ti prego, quegli ordini romani che or tanto ti piacciono; e vedrai come tutto è stato fatto dal tempo, come