Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/179

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E se tra que’ cinque popoli che abbiam nominati si dovesse mai dare il primato ad alcuno, esso si dovrebbe sicuramente ai sanniti ed ai romani, sia per numero, sia per valore di armati, sia per lunga esperienza di guerra e lunghissima abitudine di vittorie. Ma questo appunto rende la condotta de’ due popoli piú difficile. I popoli piccioli hanno per lo piú una norma infallibile: la necessitá; i grandi abbisognano di molta prudenza: i primi possono solamente dar occasione al male, i secondi possono farlo. Vi è una prudenza per l’uorno ch’è solo; ve n’è un’altra per governar l’interno di una cittá; ve n’è finalmente una terza, che governa gl’interessi di molti popoli diversi; la quale, siccome le altre due chiamatisi prudenza umana e civile, chiamar si potrebbe prudenza delle genti. La mancanza di quest’ultima prudenza ha prodotta la rovina di moltissime nazioni. Avviene de’ popoli quello istesso che avvien degli uomini: il maggior numero è vittima delle false amicizie e delle inimicizie inopportune; e, siccome avvien anche agli uomini, il piú difficile nel governo de’ popoli è il sapere di chi debbono essere amici o nemici. Gran parte degli uomini e de’ popoli servono in questo all’abitudine, ed o credono che non vi sia in ciò alcuna ragion da seguire, o l’unica ragione ripongono nel fatto istesso, e sono amici o nemici sol perché sono amici o nemici. Altri seguono una ragione ed hanno massime certe; ma, ignoranti de’ tempi e delle cose, seguono servilmente le massime andche anche quando le cose son cangiate. — Siamo amici de’ romani — vi dicono i primi, — perché lo siamo stati sempre. — Siamo loro amici — dicono i secondi, — perché l’amicizia loro ci ha fatti vincere i volsci e gli ernici, nostri vicini e nostri rivali. — Ed il massimo de’ mali è che, tra questi dispareri, il piú delle volte, siccome avvien sempre nelle deliberazioni difficili quando la veritá è incerta e gli uomini seguono piú la propria opinione che la vera, prevalgono que’ consigli mezzani, i quali né tolgono gl’inimici né accrescon gli amici CO. Tali consigli dánno presso (1) Detto di Ponzio dopo la giornata delle Forche Caudine,