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LXXIII

Risposta di Platone

[I pitagorici — Pregi e difetti delia loro filosofia — Le tre etá della scienza e le tre classi di ciascun popolo (ripetitori, conservatori, scopritori).]

... I pittagorici hanno un gran vantaggio sopra tutti gli altri filosofi, ed è quello di progredir sempre per la medesima via. Il rispetto, che ben per tempo s’ispira a ciascuno per i precetti del suo maestro, è ottimo modo per avvezzare i giovani ad istruirsi prima di decidere. Non ti negherò che talvolta il soverchio rispetto può divenir servile; e tale difatti diventa presso il volgo de’ pittagoristi, i quali altro di meglio non san fare che ripetere ciò che hanno udito, aggiungendovi il mistico: «Egli lo ha detto». Ma pensi tu forse che il maggior numero di costoro, se non ripetessero servilmente le opinioni altrui, sarebbero capaci di produrne una propria? Le menti fervide, generose, capaci di alti e nuovi concepimenti, non rimarranno per certo in servitú; ma intanto vinceranno quel primo bollor giovanile, che ne spinge a renderci illustri con inutili e precipitose novitá e ne corrompe per tutto il rimanente della vita, mettendoci dalla prima etá fuori del diritto sentiero, eh’è sempre quello del diligente studio e del ben calcolato esame. I pittagorici cangiati di rado opinione: noi cangiamo tutt’i giorni. Ma come? sostituendo ad una cosa che non si sa un’altra che non s’intende. La scienza ha tre etá, ed ogni popolo si divide in tre classi. Nella prima etá è necessario, come fanno nelle cose domesti-