Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/239

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ancora rimane a fare; ma ciò che egli ha fatto è molto, e lo ha fatto senza alcuno aiuto, il che è quasi sorprendente. Quest’opera, che la nazione deve esser dolente per non aver compita, incominciò con una breve Descrizione del contado di Molise. Fu il primo passo che l’autore fece nella carriera statistica. Né si restrinse alla sola patria; ma, avendo fatta stampare una traduzione della Geografia di Búsching, che allora era la migliore di tutte, imprese a scrivere la geografia dell’Italia intera: parte dell’ Europa tanto degna di esser conosciuta e sulla quale i geografi dicono maggiori inesattezze, non perché manchino i libri che dien delle notizie esatte, ma perché si ama piuttosto ripetere un epigramma, ora mezzo vero, ora tutto falso, e sempre stentato, di Dupaty che leggere un libro italiano. La descrizione data da Galanti è la piú esatta che si conosca; ma neanche essa è finita.

Pieno di erudizione e di sana critica è il suo Saggio sugli antichi abitatori dell’Italia. Gli eruditi di professione vi troveranno poco latino e pochissimo greco; ma il maggior numero dei lettori vi trova quello che è piú difficile: molta cognizione dei luoghi e moltissimo buon senso.

Un’altra grandissima utilitá che Galanti produsse nella sua patria fu quella di accelerarvi e diffondervi la coltura colla ristampa delle migliori opere italiane e la traduzione delle migliori straniere. A lui dobbiamo la traduzione di Busching, quella dell’utilissimo Corso di agricoltura di Rozier; della Storia di Carlo quinto di Robertson, ecc. ecc. Molte di tali opere sono state ritoccate da lui, ora premettendovi utili prefazioni, ora aggiungendovi molte osservazioni locali.

Una vita tanto utilmente attiva non poteva evitare una vicenda di fortuna or trista or buona. Fu per qualche tempo tenuto in gran pregio dalla corte passata: per qualche altro tempo fu, se non in odio, almeno in sospetto. Si era dato a credere al governo che la sua Descrizione delle Sicilie fosse un’opera scritta con ree intenzioni e destinata a produrre una rivoluzione nello Stato, perché ne svelava i segreti: quasi dovesse esser un segreto tutto ciò che tende ad accrescere la