Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/364

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CXVI. — Al segretario dell’Istituto d’Incoraggiamento. — Napoli, 12 gennaio i8ir. — L’obbligo di dover andare al circolo mi impedisce di poter essere all’Istituto. Io vi prego di chieder scusa ai miei colleghi per questa involontaria mancanza. Vi prego nel tempo istesso di esporre ai medesimi i miei ringraziamenti per la bontá che hanno mostrata per me durante l’anno della mia presidenza, e chiedere scusa se mai non ho sempre soddisfatti li loro desidèri. Ho mancato di forza, non mai di volontá. I miei colleghi, onorandomi della presidenza, hanno creduto le mie forze superiori a quelle che realmente erano. Quella stessa amicizia, che ha prodotto questo per me dolcissimo inganno, mi procurerá, spero, il loro perdono...

CXVII. — Di Alessandro Manzoni a Claudio Fauriel. — [Parigi, iSii?]. — ... J’ai trouvé (c’est-á-dire je sais oú trouver) une fameuse pièce pour votre travail: ce n’est rien moins qu’une lettre inèdite de Vico sur Dante. Cuoco l’a donné á Bossi, qui me l’a promise...

CXVIII. — All’intendente di Napoli. — Napoli, 19 marzo 1812. — [A torto il signor Giovanni Ragucci che fabbrica e vende la teriaca per conto dell’Istituto d’incoraggiamento è stato assoggettato alla tassa di patente, poiché il diritto di fabbricar la teriaca è una privativa che Sua Maestá ha concesso al suo R. Istituto d’incoraggiamento]. CXIX. — Del duca di Sant’Arpino, vicepresidente della Sezione dell’Interno del Consiglio di Stato. — Napoli, 18 aprile 1812. — V’invio il regolamento organico in copia riguardante la pubblica istruzione ed un corredo di osservazioni sull’assunto, affinché possiate darvi la pena di percorrerlo, pregandovi d’intervenire alla sezione che ho convocata all’oggetto per il prossimo giovedí, 23 del corrente, alle ore undeci del mattino... CXX. — Al segretario del R. Istituto d’incoraggiamento di Napoli. — Napoli, 7 maggio 1812. — ... Fin dal principio dell’anno pregai li signori colleghi dell’Istituto reale d’incoraggiamento perché si compiacessero eliggere il mio successore, essendo giá scorso l’anno della mia presidenza. Io sono gratissimo all’amicizia colla quale tutti i miei colleghi vollero confermarmi finché si avesse