Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/385

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non è, come altri ha affermato, il siciliano Emanuele Parisi, poi ministro di Ferdinando I; bensí Nicola Parisi, allora consigliere del Sacro Reai Consiglio e dall’ii novembre 1808 presidente del Tribunale di appello di Napoli (De Nicola, passim, spec. II, 331 e 433). CI. — Il decreto trascritto dal C. è del 28 settembre 1807: cfr. Ardi, di St. di Nap., Decr. orig., voi. 8, n. 1510. — La legge del 30 aprile 1807 prescriveva una nuova organizzazione giudiziaria, attuata poi con altra legge del 20 maggio 1808 e col decretone piú volte citato dell’ n novembre 1808 (cfr. De Nicola, II, 331, 432 sgg.).— Su Giuseppe Abamonti da Caggiano (21 gennaio 1759-8 agosto 1818), compagno d’esilio del C. a Milano e nominato insieme con lui consigliere del Sacro Reai Consiglio, vedere Nicola Ferorelli, in Arch. slor. nap., n. s., IV (1918), 321 sgg. — L’avvocato Giuseppe Raffaelii da Catanzaro (26 febbraio 1750-febbrnio 1826) esule a Torino (1800) poi a Milano (1800-7), professore di pratica civile e criminale a Brera (1801), membro della Commissione legislativa del Regno d’Italia (1805-7), e tornato da poco a Napoli, fu poi collega del C. nella Commissione feudale e nel Consiglio di Stato (Nicola Nicolini, Quistioni di diritto , 1 . c,, e cfr. questi Scritti vari, I, 273). CII. — L’u novembre 1807 il C. fu nominato, col marchese Giacinto Dragonetti, Giuseppe Raffaelii, Domenico Franchini e Davide Winspeare, membro della Commissione feudale, istituita lo stesso giorno, e vissuta fino al 20 agosto 1810, per giudicar le cause tra baroni e comuni iniziate prima del 2 agosto 1806, data della legge eversiva della feudalitá (Arch. di Stato di Napoli, Decr. orig., voi. 9, n. 1694 e voi. 39, n. 4758). In che cosa precisamente egli dissentisse dai suoi colleghi (al che accennali vagamente, e non senza errori cronologici, i biografi) e quali principi di massima, per contrario, riuscisse a far votare da loro, si può vedere dal Viaggio in Molise e dallo scritto sui Rimboschimenti e bonifiche pubblicati per la prima volta nel presente volume. — Il 4 marzo 1808, insieme col matematico Vincenzo Flauti, l’agronomo Giambattista Gagliardi, i giuristi Francesco Lauría e Niccola Nicolini e altri nove «uomini di lettere», radunati in casa di Giustino Fortunato, il C. si fece iniziatore della risorta accademia napoletana fondata da Alfonso I d’Aragona nel 1442 e che, chiamata, come l’antica, < pontaniana», lo elesse, nella sua prima seduta, presidente: carica tenuta da lui fino al 30 giugno di quell’anno (Archivio dell’accademia pontaniana, Processi verbali dal 4 marzo 1808 al jo gennaio 18/0; e cfr. Roberto de Ruggiero, Annuario dell’accademia pontaniana pel 1924, pp. 4 e 16). — Foco di poi (28 aprile 1808), diventava anche socio ordinario dell’Istituto d’incoraggiamento (Mastroianni, op. cit., p. 196). — Nominato il 18 maggio 1808, cavaliere dell’ordine reale delle Due Sicilie ( Corriere di Napoli, n. 280, 16 luglio 1808), il C. fu poi eletto dal Sacro Reai Consiglio (12 luglio 1808) rappresentante della magistratura nella commissione incaricata di recarsi a Baiona per felicitarsi con Giuseppe Bonaparte del suo avvento al trono di Spagna