Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/387

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gio 1796, giornalista e poi anche professore a Brera durante la prima Cisalpina, inviato il 22 gennaio 1799 agente accreditato presso la repubblica batava, e restato in Olanda fino al 23 maggio 1808, era tornato a Napoli poco dopo la venuta di Gioacchino Murat, e fu poi intendente di Molise (1809-10) e di Calabria citra (i8io-ii), direttore generale della pubblica istruzione (1812-15), direttore della Biblioteca universitaria (1819) e presidente anziano del parlamento napoletano del 1820 (Mariano Orza, l^a vita e le opere di M. A. G., Napoli, s. a., ma 1910, e cfr. sopra, pp. 183-4). L’opera data in esame al C. sono i Pensieri sull’istruzione pubblica relativamente al Regno di Napoli (Napoli, stamperia reale, 1809). Per recensioni del C. di altre opere del Caldi si veda sopra pp. 273, 285. Per la loro comune aspirazione alla direzione generale dell’Istruzione, Nota bibliografica. — Le parole aggiunte tra parentesi quadre alla lett. CVII e la data di essa son desunte da un appunto firmato da Camillo Baccigalupi, segretario del ministero dell’ Interno, e unito alla minuta della lettera. — Il principe Pignatelli di Cerchiare fu ministro segretario di Stato dal 24 febbraio 1809 alla restaurazione borbonica. Tito Manzi, come s’è visto, era segretario generale del Consiglio di Stato. — Alla lett. CX è allegato un minutissimo Prospetto delle spese e rendite della pubblica istruzione secondo il «Progetto»: spese calcolate in ducati 240.980 di fronte a un introito di ducati 179.120. — Il duca di Sant’Arpino, uno dei governatori del R. Albergo dei poveri e dal 5 luglio 1806 consigliere di Stato, fungeva da presidente della Sezione dell’ Interno in assenza del presidente titolare, ch’era allora Melchiorre Delfico (Arch. di Stato di Napoli, Consiglio di Stato, voi. I, n. 4; ivi, Decreti originali, voi. 2, n. 146). — Per ultimo, ecco gli incarichi e uffici avuti dal C. dal gennaio 1809 al maggio 1810: — Il 25 marzo 1809, fu nominato, insieme con Giuseppe Raffaelli, Davide Winspeare, Pietro Briot, Giuseppe De Thomasis e Giustino Fortunato, maitre de requéles o relatore al Consiglio di Stato, conservando, pare, la carica di giudice di cassazione (Arch. di Stato di Napoli, Decr. orig., voi. 22, n. 1521; Corriere di Napoli, n. 357, 11 aprile 1809). — Il 15 aprile 1809, il re lo volle membro di una Commissione temporanea delle contribuzioni dirette, composta da un presidente (barone Nolli) e due membri (Cuoco ed Heliè), e che, come si scorge dal decreto del 4 aprile 1809 con cui fu istituita, aveva, tre molti altri scopi, anche quello della compilazione del «catasto provvisorio», ossia del catasto parcellare, terminato nel 1817 e vigente ancor oggi in molte provincie dell’ Italia meridionale (Archivio di Stato di Napoli, Decreti originali, voi. 23, n. 1687; Biblioteca nazionale di Napoli, Manoscritti, busta XV. F. 97, fase. 26, ove si serbano parecchie relazioni inedite del C. relative a quella commissione; Corriere di Napoli, nn. 356, 359 e 360, 7, 18 e 2t aprile 1809, e cfr. pres. voi., p. 271, n. LXXVI). — Il 18 giugno 1809, fu membro della commissione incaricata di ricevere le iscrizioni di volontari scelti destinati a una guardia urbana della cittá di Napoli (De Nicola, II, 475; Corriere