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2. Flora economica del dipartimento dell’Agogna del medico Giovanni Biroli da Novara (Vercelli, Zanotti-Bianco). 3. De Cristofori, Elogio di Francesco Soave (Pavia, eredi Galeazzi). CLXV. — Grandezza e decadenza d’ogni maniera di poesia di Luigi Cerretti (n. 84, 25 marzo).

Gran parte dei moltissimi pregi di questa dissertazione derivano dalle idee nobili e ardite «che Vico ha seminate e che l’Italia ha il torto di non aver coltivate abbastanza. Vico è stato il primo il quale abbia osservato un rapporto tra l’idea che gli uomini hanno del bello ed il corso necessario delle nazioni. Un popolo, simile ad un uomo, ha le sue varie etá; nè ogni etá è atta a sentire lo stesso genere di bello; nè quel bello che non si sente vivamente si può esprimer mai con energia. Stabilita una volta questa massima, si scopre e l’errore de’ falsi filosofi, i quali, sotto pretesto di soverchia cura del vero, ogni cura e finanche ogni possibilitá di bello vorrebbero escludere dagli studi dell’ingegno umano; e l’errore de’ falsi letterati, i quali, delle tante varie maniere di bello che offre la natura, una sola ne prescelgono, e, fatta questa archetipo universale di ogni bellezza, tutte le altre che sono diverse condannano; e se mai avvien che quella che essi han prescelta il secolo non la comporti, o disperano di poter conseguire altra maniera di bellezza, il che cagiona sterilitá; o censurano con critiche fallaci le produzioni degl’ingegni piú liberi, il che poi produce servilitá; o danno, per conseguire il bello, precetti tali, che, rimanendosi nella sola imitazione delle cose esterne, promettono il bello e danno solamente l’elegante, promettono l’elegante e dánno il pedantesco». CLXVI. — Dell’agricoltura italiana. Lettera I alFamico Gagliardi (nn. 86, 87, 91, 92, 103; 27, 28 marzo, 1, 2, 13 aprile). Si veda sopra, pp. 159-173, e cfr., nel secondo volume di questi Scritti vari, la Nota bibliografica.

  • CLXVII. — Libri nuovi (n. 86, 27 marzo).

1. Corso di diritto civile di J. E. D. Bernardi, parte prima, volume secondo (nella Biblioteca di giurisprudenza italiana). 2. Angelo Cossa, Saggio di poesie liriche e i primi due canti del poema dei Lunicoli (Milano, Destefanis).

  • CLXVIII. — In morte di Carlo Imbonati, versi di Alessandro

Manzoni a Giulia Beccaria sua madre, Milano, Destefanis, 1806 (n. 93, 3 aprile).

  • Di questi versi l’autore non ne avea pubblicate che cento sole copie:

numero, siccome avvien sempre nelle cose belle, appena sufficiente a