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DICEMBRE

IL TRAFFICANTE

1, giovedì


Mio padre vuole che ogni giorno di vacanza io mi faccia venire a casa uno de’ miei compagni, o che vada a trovarlo, per farmi a poco a poco amico di tutti. Domenica andrò a passeggiare con Votini, quello ben vestito, che si liscia sempre, e che ha tanta invidia di Derossi. Oggi intanto è venuto a casa Garoffi, quello lungo e magro, col naso a becco di civetta e gli occhi piccoli e furbi, che par che frughino per tutto. È figliuolo d’un droghiere. È un bell’originale. Egli conta sempre i soldi che ha in tasca, conta sulle dita lesto lesto, e fa qualunque moltiplicazione senza tavola pitagorica. E rammucchia, ha già un libretto della Cassa scolastica di risparmio. Sfido, non spende mai un soldo, e se gli casca un centesimo sotto i banchi, è capace di cercarlo per una settimana. Fa come le gazze, dice Derossi. Tutto quello che trova, penne logore, francobolli usati, spilli, colaticci di candele, tutto raccatta. Son già più di due anni che raccoglie francobolli, e n’ha già delle centinaia d’ogni paese, in un grande album, che venderà poi al libraio, quando sarà tutto pieno. Intanto il libraio gli dà i quaderni gratis perché egli conduce molti ragazzi alla sua bottega.