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184 marzo

Stette un pezzo in silenzio, tremando violentemente. Poi riuscì a domandare:

- Non ci son più?

- No.

- Non m’hanno uccisa, - mormorò la vecchia con voce soffocata.

- No... siete salva, - disse Ferruccio, con voce fioca. - Siete salva, cara nonna. Hanno portato via dei denari. Ma il babbo... aveva preso quasi tutto con sé.

La nonna mise un respiro.

- Nonna, - disse Ferruccio, sempre in ginocchio, stringendola alla vita, - cara nonna... mi volete bene, non è vero?

- Oh Ferruccio! povero figliuol mio! - rispose quella, mettendogli le mani sul capo, - che spavento devi aver avuto! Oh Signore Iddio misericordioso! Accendi un po’ di lume... No, restiamo al buio, ho ancora paura.

- Nonna, - riprese il ragazzo, - io v’ho sempre dato dei dispiaceri...

- No, Ferruccio, non dir queste cose; io non ci penso più, ho scordato tutto, ti voglio tanto bene!

- V’ho sempre dato dei dispiaceri, - continuò Ferruccio, a stento, con la voce tremola; - ma... vi ho sempre voluto bene. Mi perdonate?... Perdonatemi, nonna.