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224 aprile

Garrone accennò di sì col capo, e intanto gli cadevan delle lacrime grosse e fitte sulle mani, sul quaderno, sul banco.


VALOR CIVILE

(Racconto mensile)


Al tocco eravamo col maestro davanti al Palazzo di città per veder dare la medaglia del valor civile al ragazzo che salvò il suo compagno dal Po.

Sul terrazzo della facciata sventolava una grande bandiera tricolore.

Entrammo nel cortile del Palazzo.

Era già pieno di gente. Si vedeva in fondo un tavolo col tappeto rosso, e delle carte sopra, e dietro una fila di seggioloni dorati per il Sindaco e per la Giunta: c’erano gli uscieri del Municipio con la sottoveste azzurra e le calze bianche. A destra del cortile stava schierato un drappello di guardie civiche, che avevano molte medaglie, e accanto a loro un drappello di guardie daziarie; dall’altra parte i pompieri, in divisa festiva, e molti soldati senz’ordine, venuti là per vedere: soldati di cavalleria, bersaglieri, artiglieri. Poi tutt’intorno dei signori, dei popolani, alcuni uffiziali, e donne e ragazzi, che si accalcavano. Noi ci stringemmo in un angolo dov’erano già affollati molti