Vai al contenuto

Pagina:D'Annunzio - Cabiria.djvu/34

Da Wikisource.
28

COSÌ PER L’ARTE DELL’INCANTATRICE REGALE, IL NUMIDA INDOMABILE SI DISPONE A RINNEGARE LA FEDE ROMANA.

«LA SPOSA DI MASSINISSA NON ORNERÀ IL TRIONFO DEL CONSOLE.»

FULVIO E MACISTE CONTINUANO LA RESISTENZA PRODIGIOSA, INGANNANDO COL VINO E COI SOGNI IL TEDIO DELLE TREGUE.

MA I FAMIGLI, FURENTI, ALFINE TENTANO LA SOFFOCAZIONE...

LA DEA «CHE SI PIACE IN GHIRLANDE NUZIALI E CHE ACCORDA IN SEGRETO LA GRAZIA» ESAUDISCE L’ANTICA PREGHIERA.

MASSINISSA, VENUTO A NOTIZIA DELL’ASSEDIO SINGOLARE, VUOL CONOSCERE I DUE AUDACI.

MASSINISSA HA OTTENUTO DA SOFONISBA CHE AI DUE SIA PERDONATA LA VITA. E FULVIO AXILLA ARDISCE IMPLORARE PER CABIRIA, ANSIOSO DELLA SUA SORTE.

«NON VIVE PIÙ. FU SPENTA.»