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COSÌ PER L’ARTE DELL’INCANTATRICE REGALE, IL NUMIDA INDOMABILE SI DISPONE A RINNEGARE LA FEDE ROMANA.
«LA SPOSA DI MASSINISSA NON ORNERÀ IL TRIONFO DEL CONSOLE.»
FULVIO E MACISTE CONTINUANO LA RESISTENZA PRODIGIOSA, INGANNANDO COL VINO E COI SOGNI IL TEDIO DELLE TREGUE.
MA I FAMIGLI, FURENTI, ALFINE TENTANO LA SOFFOCAZIONE...
LA DEA «CHE SI PIACE IN GHIRLANDE NUZIALI E CHE ACCORDA IN SEGRETO LA GRAZIA» ESAUDISCE L’ANTICA PREGHIERA.
MASSINISSA, VENUTO A NOTIZIA DELL’ASSEDIO SINGOLARE, VUOL CONOSCERE I DUE AUDACI.
MASSINISSA HA OTTENUTO DA SOFONISBA CHE AI DUE SIA PERDONATA LA VITA. E FULVIO AXILLA ARDISCE IMPLORARE PER CABIRIA, ANSIOSO DELLA SUA SORTE.
«NON VIVE PIÙ. FU SPENTA.»