Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/78

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XIV


Tronco s’ebbe Lazaro il capo
275nel piano di Còssovo, e perso
fu il regno, fu spenta la gloria.
Da Scòplia il Bulgaro nero
al piano di Còssovo sfanga
fiutando l’ontosa vittoria.
280Tieni duro, Serbo! Odi il rugghio
di Vèlico che si rappicca
e possa rifà. Tieni duro!
Se pane non hai, odio mangia;
se vino non hai, odio bevi;
285se odio sol hai, va sicuro.
Non erbe coglie nel monte
la Vila, non radiche pesta,
per le piaghe a te medicare.
Non a ferita combatti,
290a morte sì, per l’altare
combatti e pel focolare.
Se caschi in ginocchio, ti levi;
se piombi riverso, e ti levi;
se prono, e ti levi a lottare.»