Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/80

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XVI


Qual è questo riso che scoppia
come manrovescio potente?
È il riso di Vèlico aiduco
dalla dentatura d’alano.
320Che vede egli? un Bulgaro nero
perdere i suoi trenta dinari?
un Lurco basire, calando
le brache e levando la mano?
il pennacchin tirolese
325del boia longevo che crocchia
e affoga nel flusso senile?
o il tronfio Amuratte alemanno,
soldano d’eunuchi cinghiati,
trar la scimitarra scurrile?
330Che vede di turpe e di vile
lo schernitore, che vede?
Ve’ ve’ bagascion di corona,
ve’ bardassa in Cesare vòlto,
di unguenti asiatici liscio
335che piglia da Cesare Giulio
il letto di re Nicomede!