Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/141

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L’ANDRÒGINE

Ermafrodito, il semidio procace,
          sta ne la fonte immerso
come in un letto d’oro; ed il ben terso
corpo dona a l’abbraccio di Salmace.

Tremano i fiori su la calda linfa
          i calici schiudendo,
mentre si compie l’imeneo stupendo
de ’l figliuol di Mercurio con la ninfa.

A la marina, a ’l bosco, a ’l piano, a ’l monte
          una immensa letizia
muove da ’l padre Sole: arde propizia
la voluttà su l’amorosa fonte.

E sai con deità di giovinezza
          ne ’l favore di Giove
il gentil mostro clic le forme nuove
ha temprate di forza e di bellezza.