Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/231

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Donne 225


I.

Se dentro i favolosi orti vermigli
adunava la Luna i suoi misteri
(per lei presi d’amore, alti e leggeri
tremolavano in doppio ordine i Gigli),

il capo ergeano su da li origlieri
le Belle, a tesser rai: lungo i giacigli
di rose, propagavansi i bisbigli
richiamanti a l’agguato i Cavalieri.

In quelle notti, o Bella, de ’l lunare
argento una fatal rete voi forse
tesseste con le vostre dolci dita?

Sentendomi da voi tutto legare,
questo ne ’l mio pensier dùbito sorse;
e ancor ne trema l’anima smarrita.