Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/252

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246 Gabriele d’Annunzio


                    O del Signore ancella,
soffuso di pudore il vivo giglio
de le tue membra apparirà vermiglio

                    e per tutte le anella
fiammeggerà la celebrata chioma
simile ad una gran face d’aroma.