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Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/90

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84 Gabriele d’Annunzio


ELIANA

Dorme a notte il palagio d’Eliana,
simile a un dòmo gotico d’argento.
Or, ne la luce senza mutamento,
pare un fragile incanto di Morgana.

Armoniosa come uno stromento
apresi a torno l’alta ombra silvana;
ed a piè de la scala una fontana
singhiozza in ritmo ne ’l silenzio intento.

A torme a torme candidi paoni,
lenti, silenti come neve in aria,
discendono su l’agili ringhiere.

Sono le spose morte di piacere,
che tentan la dimora solitaria.
E il bosco è pieno d’implorazïoni.