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Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/93

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Sonetti delle fate 87


GRASINDA

Dorme Grasinda in mezzo a’ suoi tesori,
ove l’incanto un sonno alto le impose.
E l’intima dolcezza de le cose
ver lei migra in assai vaghi romori.

Fremono a torno li alberi canori,
da la grande armonia piovendo rose
quasi che per virtù misteriose
si rispandano i suoni in rari fiori.

Lento il corpo ne ’l sonno a ’l ritmo cede:
compongonsi le membra agili in arco
e prendon forma di lunata lira.

Si tendono le chiome argute al piede
facendo strano a’ due pollici incarco;
e su tal corda l’anima sospira.