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Pagina:D'Annunzio - L'Isottèo-La Chimera, Milano, Treves, 1906.djvu/104

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     Eran l’Ore in gran mestizia
pria che tu, Sole, apparissi.
15Miste danzano in letizia,
ed in su’ capei prolissi
han ghirlanda di narcissi.
Portan rossi gigli in mano.
Dicon: — Tutto al mondo è vano.
20Ne l’amore ogni dolcezza!

     Segue Zefiro, da ’l collo
puro, da la rosea gota,
bello quale il cinzio Apollo
in fra’ lauri d’Eürota
25od il Latmio in selva ignota.
Versa rose da la mano.
Dice: — Tutto al mondo è vano.
Ne l’amore ogni dolcezza!

     Seguon li altri molli Venti,
30fior recando in bocca loro.
Fanno be’ componimenti
d’una danza, e polve d’oro
cospargendo vanno; e in coro
a la bionda Blanzesmano
35dicon: — Tutto al mondo è vano.
Ne l’amore ogni dolcezza!