Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/15

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ESORTAZIONE.

Anima, a che t’indugi ignobilmente
fra il tedio de la vita e la paura
de la morte? Le faci sono spente.
4Nulla riluce ne la gran bassura.


A che dunque t’indugi? Ancor ti mente
la speranza di un’ultima avventura?
Guarda ben la tua via; nuda, silente,
8come constretta fra due cieche mura.


Poichè non giunge il fulmine improvviso,
a che t’indugi omai? Non dubitare.
11La grande pace ti sarà concessa.


Più d’una volta tu leggesti in viso
ai cadaveri freddi ne le bare
14che la Morte mantenne la promessa.