Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/151

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Suspiria de profundis 147



Pallide mani, datemi il riposo;
premete le mie pàlpebre! La luce
è come un dardo. Oh fatemi dormire,
pallide mani! Alzatevi al mio Dio
35congiunte, e voi pregatemi la morte
se troppo è dolce al mio peccato il sonno.


Non chiedo il sonno. Io sol chiedo il riposo
de la morte; non più veder la luce
orrida; eternamente, o Dio, dormire.