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14 | LA BEFFA DI BUCCARI |
fodero bruno, e lampeggia. È un lampo più largo: uno sprazzo di riso silenzioso che si prolunga di dentatura in dentatura, quasi alla medesima altezza. È un riso che già gusta il sapore della beffa. I giovani marinai si urtano col gomito e si guardano con la coda dell’occhio.
« La nostra impresa è tanto audace che già questa partenza è una vittoria sopra la sorte. Per ciascuno di voi l’averla compiuta sarà un onore perpetuo. Domani il vostro nome, dorato come il siluro e diritto come la sua traiettoria, traverserà l’aspettazione della Patria.
Ciascuno dunque oggi deve dare non tutto sé ma più che tutto sé; deve operare non secondo le sue forze ma di là dalle sue forze.
Lo giurate? Compagni, rispondetemi. »