Pagina:D'Annunzio - La beffa di Buccari, 1918.djvu/47

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PAGINE DEL DIARIO 33


Ordinati a triangolo, una prua, due prue, stando noi dritti in gruppo sul ponte, neri contro la notte, tagliamo nettamente il pericolo che non s’illumina e non tuona.

               «Noi saremo i precursori
che non tornano, i méssi che non tornano
perché recare vollero il messaggio
così lungi che, a vespero d’un giorno
fugace, trapassarono il confino
d’eternità e senza riconoscerlo
entrarono nei regni della Morte.»

Trapassiamo il Capo Jablanac, la punta boreale di Cherso.

Entriamo nel Golfo di Fiume come nelle acque d’una primavera notturna, come in un incantamento stellato. Qualcuno di noi pensa al lido felice di Posillipo nella stagione del canto.

Da Volosca a Zurcovo, tutta la costiera è coronata di luci come per