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44 LA BEFFA DI BUCCARI

eliche in moto, continuando a scaricare aria rabbiosa, impigliata di certo dentro una rete protettrice.

Uno al centro del secondo.

Uno al centro del terzo.

Ancora s’ode il gran ronfare, il gran travagliare sott’acqua, laggiù, contro la carena, come quando un balenotto viene ad arenarsi in un basso fondo o sopra un banco e soffia e sfiata e si sbatte. Siamo di metallo anche noi, abbiamo il tritòlo nella testa, nel corpo la camera segreta coi congegni di governo.

Uno al fumaiolo del quarto.

Uno al fumaiolo del quarto.

L’uno e l’altro percorrono la stessa traiettoria, raggiungono il bersaglio nello stesso punto. Il primo riesce a squarciare la rete, il secondo passa attraverso la squarciatura e scoppia.

Alalà!