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Pagina:D'Annunzio - La beffa di Buccari, 1918.djvu/77

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     Siamo trenta d’una sorte,
e trentuno con la morte.

     Eia, l’ultima! Alalà!


     Siamo trenta su tre gusci
su tre tavole di ponte:
secco fegato, cuor duro,
cuoia dure, dura fronte,
mani macchine armi pronte
e la morte a paro a paro,

     Eia, carne del Carnaro!
     Alalà!