Pagina:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu/127

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Atto II. Scena VIII 121


Lazaro
Metta amara saliva e con quella
bagni il filo di canapa e torca.
Mila
E tre figlie tu hai nella casa,
e la nuora. Non mi confido.
Lazaro
Vien qua. Non ti scostare. Qua, senti:
ho vénti ducati cuciti
dentro la pelle. Li vuoi?

Palperà l’orlo della sua casacca di pelle di capra. Poi se la toglierà di dosso e la getterà per terra, ai piedi della donna.

Tieni! Non li senti che suonano?
Sono vénti ducati d’argento.
Mila
Vo’ prima vedere; vo’ prima
contare, Lazaro di Roio.
Ora prendo le forbici e sdrucio.
Lazaro
Ma che guati? Ah, magalda, tu certo
preparando mi vai qualche sorte
e tenermi a bada ti credi.

Egli l’assalirà per prenderla. La donna gli sfuggirà nell’ombra, andrà a rifugiarsi presso il ceppo di noce.